CITTÀ DELLA SALUTE E DELLA RICERCA

Sesto San Giovanni (Milano)

ANNO DI REALIZZAZIONE : 2020 – in corso
COMMITTENTE: CISAR
ARCHITETTO: Mario Cucinella Architects
IMPORTO LAVORI: € 65.000.000 (impianti meccanici)
SETTORE: Ospedali e sanità

INCARICO: Progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva

IMMAGINI: Mario Cucinella Architects

L’ospedale di Sesto San Giovanni, noto anche come Città della Salute e della Ricerca di Milano, costituisce il più importante intervento ospedaliero italiano al momento della sua realizzazione, e ambisce a collocarsi fra i centri sanitari e di ricerca di riferimento a livello europeo e mondiale.

La Città della Salute e della Ricerca di Milano rappresenta oggi uno degli interventi più interessanti a livello italiano sotto molteplici aspetti: tecnologie all’avanguardia, idee progettuali innovative, recupero e valorizzazione di aree industriali, accentramento strategico di sinergie.

L’edificio infatti sorgerà nell’area delle ex-acciaierie Falck, e ospiterà due tra le più importanti fondazioni nazionali in ambito di ricerca sanitaria:
– Istituto Nazionale Tumori;
– Istituto Besta.

L’intervento si sviluppa su una superficie complessiva di circa 200.000 m2, suddivisi su due piani interrati e quattro fuori terra, abbandonando la tipologia dell’ospedale monoblocco, ma prediligendo spazi più ampi inseriti in un contesto ambientale.
L’ospedale sarà caratterizzato da destinazioni sanitarie di bassa e alta complessità, fra le quali si evidenzia la presenza di un blocco operatorio con 25 sale operatorie di cui 4 ibride, 8 bunker per acceleratori nucleari, un bunker per protonterapia, un reparto di medicina nucleare con un ciclotrone, ed un’altresì elevata concentrazione di tecnologie medicali (RMN, TAC, Gamma camere, etc).
Inoltre, l’edificio sarà sede di importanti laboratori di ricerca sottoposti ai più severi standard presenti sul mercato al giorno d’oggi: laboratori farmaceutici classificati GMP, laboratori a rischio di contenimento biologico BSL di livello 3 e 4, reparto di crioconservazione.
Il cuore impiantistico di tale intervento sarà costituito da una centrale di trigenerazione posta in un polo tecnologico separato dall’edificio principale e da una serie di locali tecnici per condizionamento, scambio termico e cabine elettriche posti al piano secondo interrato dell’ospedale.

NUOVO HEADQUARTER DI IREN

Genova

ANNO DI REALIZZAZIONE: 2018 – in corso
COMMITTENTE: IREN S.p.A.
ARCHITETTO: Arch. Francesco Campobasso – Arch. Silvia Rossi (No.t Architetti Associati)
PARTNERS:Arch. Francesco Campobasso – Arch. Silvia Rossi – Arch. Igor Albera No.t Architetti Associati (architettonico)- Ing. Antonio Corbo (antincendio) – Geol. Andrea Scaglia (geologia e geotecnica)
IMPORTO LAVORI: € 26.239.078
SETTORE: Terziario e Commerciale

INCARICO: Progetto Fattibilita’ Tecnica Ed Economica, Progetto Definitivo Progetto Municipale, Progetto Esecutivo (Validato Da Rina Consulting), Progettazione Bim, Pratiche Edilizie, Direzione Lavori, Csp E Cse.
Progettazione opere Edili: Arch. Francesco Campobasso – Arch. Silvia Rossi (No.t Architetti Associati) – Ing. Stefano Dalmasso
Project Manager e Coordinatore Generale, Progettazione opere strutturali:             Ing. Stefano Dalmasso
BIM Manager: Arch. Igor Albera (No.t Architetti Associati)
Progettazione Impianti Elettrici: Ing. Renzo Zorzi
Progettazione Impianti Meccanici: Ing. Massimo Rapetti
Coordinamento della Sicurezza: Ing. Umberto Siniscalco

Riqualificazione edilizia funzionale dell’edificio “ex poste” Piazza Raggi a Genova

Il fabbricato si trova in prossimità della sponda destra del Torrente Bisagno, dietro alla stazione ferroviaria e metropolitana di Genova Brignole, ponendo l’edificio in una posizione di visibilità rispetto all’asse urbano di collegamento della stazione con la zona della Fiera. L’immobile è stato oggetto di una riqualificazione funzionale edilizia, con annessa sopraelevazione di un piano rispetto all’esistente, che lo ha portato da un edificio ad uso pubblico “Poste Italiane”, a un edificio ad uso privato per centro direzionale strategico della società IREN S.p.A.
L’edificio si sviluppa su 8 piani, di cui 7 fuori terra, dove al piano terra sono presenti i locali impianti e l’accesso principale; al piano primo si trovano gli sportelli accessibili al pubblico; dal secondo piano fino al quinto si sviluppano gli uffici; infine, al sesto piano è presente una zona ristorante dell’azienda.
Particolare attenzione è stata posta a rendere il piano terra e il piano interrato a tenuta all’acqua, per un’altezza pari a 3,50, per via della vicinanza al Torrente Bisagno.

I.R.C.C.S. ISTITUTO ORTOPEDICO GALEAZZI

Milano

ANNO DI REALIZZAZIONE : 2020 – in corso
COMMITTENTE: RTI: Euroimpianti/Gianni Benvenuto/Elettromeccanica Galli
ARCHITETTO: Binini & Partners
IMPORTO LAVORI: 93 000000 euro (Impianti meccanici + impianti elettrici)
SETTORE: Ospedali e sanità

INCARICO: Progettazione esecutiva

L’IRCCS Galeazzi si prefigge di essere l’“Ospedale del futuro”, ovvero un’eccellenza in campo sanitario ma anche un modello in campo architettonico ed energetico.

La nuova sede dell’IRCCS Galeazzi si colloca in area ex Expo Milano 2015, oggi MIND (Milano Innovation District) insieme allo Human Technopole e all’Università Statale. La nuova struttura unirà in un’unica sede le competenze e le specializzazioni afferenti ai due Istituti esistenti che fanno parte del Gruppo San Donato: l’IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi e l’Istituto Clinico Sant’Ambrogio. Si tratta del primo esempio di moderno ospedale verticale in Italia: sono 16 i piani fuori terra previsti, per una superficie complessiva di 150.000 m2, di cui due interamente tecnici. In copertura è previsto un campo solare fotovoltaico.
Oltre alle Aule per l’Università e ai Laboratori per la Ricerca, la nuova realtà dell’Istituto Galeazzi porterà ad offrire fino a 600 posti letto: i piani dal nono al quattordicesimo ospiteranno infatti le degenze, contando quasi 100 posti letto per piano. A queste saranno affiancati spazi e tecnologie di diagnosi e intervento: al quinto piano si troverà il blocco operatorio di Day Surgery, costituito da 9 sale operatorie (di cui 2 ibride), e la terapia intensiva, che comprende in un unico comparto tutte le funzioni assistenziali ad alta intensità di cura e costituita da complessivamente da 25 posti letto. Analogamente, anche il sesto piano sarà interamente dedicato al blocco operatorio, dove si troveranno ulteriori 16 sale (di cui 2 ibride), suddivise tra due comparti organizzati attorno al nucleo centrale. I piani tecnici saranno invece costituiti dal settimo e dal quindicesimo, atti ad ospitare principalmente le unità di trattamento aria a servizio dell’edificio alto.
L’ospedale sarà dotato di un’isola tecnica su tre livelli, la centrale termica atta ad ospitare la cogenerazione e la produzione di vapore, la centrale frigorifera al cui interno sono previsti delle unità frigorifere centrifughe e delle pompe di calore a vite di ultima generazione caratterizzati dalle più alte efficiente disponibili sul mercato, la centrale idrica e in copertura le torri evaporative.
I sistemi impiantistici si avvarranno anche dell’utilizzo di energia geotermica ad alto rendimento mediante pozzi di presa dalla falda e resa in corso d’acqua superficiale e in falda. Tale soluzione prevede l’impiego dell’acqua in forma diretta per il pre-raffreddamento estivo delle unità di trattamento aria esterna e per il raffrescamento estivo mediante pannelli radianti (si prevede che per tale funzione non sarà mai necessario utilizzare i gruppi frigoriferi), ed in forma indiretta come fonte condensante dei gruppi frigoriferi a vite ad alto rendimento.
Molta importanza riveste la cogenerazione, atta a lavorare tutto l’anno, anche in forma di trigerazione, ovvero fornendo energia elettrica, termica e frigorifera.
Tutti i sistemi di produzione energetica saranno inoltre attentamente monitorarti mediante misuratori di energia, così come i circuiti secondari e ad ogni scenario corrisponderà una ben precisa sequenza di funzionamento delle fonti di produzione, al fine di privilegiare sempre la soluzione più performante.
In virtù degli sforzi innovativo-tecnologico e di sostenibilità ambientale, l’IRCCS Galeazzi si candida alla Certificazione LEED® GOLD V4 ed è già registrato per la procedura di valutazione.

POLO DIREZIONALE ATTRATTIVO “THE SIGN”

Milano

ANNO DI REALIZZAZIONE : 2018-2020
COMMITTENTE: Socotis s.p.a.
ARCHITETTO: Progetto CMR – Massimo Roj Architects
IMPORTO LAVORI:7 500 000 euro (impianti meccanici)
SETTORE: Terziario e Commerciale

INCARICO: Servizi di ingegneria comprendenti design review di progettazione esecutivo/costruttiva

“The Sign” è un progetto di rigenerazione urbana che trasforma un’area industriale ormai in disuso in un’area ad alta densità tecnologica. Tre edifici per uffici, affacciati su una piazza di 4000 m2, costituiscono un distretto progettato per diventare uno dei nuovi polo direttivi e attrattivi di Milano.

L’intervento si sviluppa nella zona sud-ovest di Milano su un’area di circa 22.000 m2 ed è caratterizzato da un complesso di tre edifici ad uso uffici di ultima generazione, con una superficie lorda complessiva di circa 20.000 m2 e un’autorimessa interrata che ricopre l’intera superficie del lotto.
Il complesso, denominato “The Sign”, prevede edifici eco-sostenibili ed all’avanguardia sotto il profilo dell’efficienza energetica essendo garantito un ottimo orientamento del complesso con esposizione nord-sud, con facciate ad alta prestazione termica ed elementi di schermatura solare.
“The Sign” attrae e accoglie le aziende in spazi adatti alle nuove modalità di lavoro. Il progetto prevede infatti soluzioni per incrementare la vivibilità del sito, unite a sistemi per una gestione efficiente delle risorse utilizzate dal complesso, come l’acqua e l’energia: rete duale, recupero dell’acqua meteorica per l’irrigazione, tetti verdi, impianti refrigeranti innovativi, soluzioni per il miglioramento della qualità dell’aria e del benessere termico all’interno degli edifici.

Credits

CASA DI RIPOSO PER ANZIANI “ASILO SANT’AGATA”

Catania

ANNO DI REALIZZAZIONE : 2014-2020
COMMITTENTE: Provincia Italiana Istituto delle Piccole Sorelle dei Poveri
ARCHITETTO: Arch. Adriano Sozza e Inarco Studio Associato
IMPORTO LAVORI: € 4 800 000
SETTORE: Residenze e strutture ricettive – Edifici storici e restauro

INCARICO: Studio di fattibilità, progettazione esecutiva e direzione lavori per impianti meccanici ed elettrici

Oggetto dell’intervento è la ristrutturazione e l’ampliamento della storica Casa di accoglienza degli anziani poveri “Asilo Sant’Agata”, sita a Catania e risalente alla fine dell’Ottocento.

L’attuale complesso della Casa di riposo è un edificio di 5 piani fuori terra più uno seminterrato, formato da un organismo architettonico composito, avente al centro la Chiesa neogotica e ad Est ed Ovest due ali pressoché simmetriche, contenenti gli alloggi per gli anziani.
La committenza è la Provincia Italiana delle Piccole Sorelle dei Poveri, la quale ha dato incarico di redigere un progetto nel rispetto dei valori storici, culturali e spirituali dell’immobile stesso, richiedendo di riadattarlo secondo le moderne esigenze degli anziani e delle attuali normative di legge, mantenendo uno spazio per l’abitazione delle Piccole Sorelle a stretto contatto degli anziani in cura.
Lo studio dei sistemi impiantistici, pur risultando ispirato al raggiungimento di moderni standard qualitativi ed all’impiego di aggiornate tecnologie, è stato prima di tutto improntato per prevedere impianti quanto più essenziali e di provata e collaudata affidabilità costruttiva e funzionale: più gli impianti sono “semplici”, minori sono i problemi legati al loro inserimento nell’edificio, specie se esistente, e alla loro futura gestione.
Inoltre, poiché una casa di riposo per anziani è assimilabile sotto molti aspetti ad una struttura sanitaria, gli impianti tecnologici devono essere concepiti e progettati per contribuire ad assicurare la massima garanzia contro il diffondersi di: infezioni e malattie; fattori di inquinamento di qualsiasi genere; fuoco e fumo; rumore e vibrazioni. Particolare attenzione è stata infine posta per garantire ridotti consumi di manutenzione e gestione.

NUOVA RESIDENZA SANITARIA ASSISTENZIALE

Druento (Torino)

ANNO DI REALIZZAZIONE: 2011 – 2020
COMMITTENTE(FINALE): Cooperativa Animazione Valdocco
ARCHITETTO: Studio De Ferrari Architetti
IMPORTO LAVORI: Impianti meccanici: € 1.900.000 – Impianti elettrici: € 1.450.000
SETTORE: Residenze e Strutture Ricettive

INCARICO: Progetto preliminare, definitivo, esecutivo e Direzione Lavori

La nuova RSA di Druento si inserisce nel territorio appena fuori Torino garantendo, fra i posti residenziali per anziani, anche 24 posti destinati ai malati di Alzheimer. Gli spazi dedicati a quest’ultimi, in particolare, sono stati un punto chiave del progetto, che ha ottenuto una menzione IN/ARCH 2020.

Il progetto della nuova RSA di Druento nasce in risposta al creare uno spazio a misura d’uomo. Il progetto si discosta infatti dalla classica distribuzione ospedaliera, e adotta invece un sistema a manica semplice che consente la massima articolazione e personalizzazione dei luoghi abitati. Questo sistema, unito all’illuminazione naturale dei corridoi garantito dell’affaccio diretto sulle corti coperte da vetrate orizzontali, garantisce una grande vivibilità generale e consente di mettere in comunicazione visiva i reparti RSA con i sottostanti spazi pubblici.
Scendendo nel dettaglio degli spazi, la nuova struttura è progettata per ospitare 120 posti residenziali per anziani, dei quali 24 destinati ai malati di Alzheimer. Sono inoltre presenti un presidio per le cure primarie, una palestra ed una sala polivalente per lo svolgimento di incontri ed eventi culturali a cura delle associazioni del territorio.
Dal punto di vista impiantistico ed energetico, il progetto si prefigge alte prestazioni energetiche e ad alta sostenibilità ambientale. L’obiettivo preposto è stato quello di realizzare un “edificio a energia quasi zero” NZEB. Oltre ad un particolare attenzione alle trasmittanze dell’involucro opaco e trasparente, in merito ai sistemi di produzione energetica lo sfruttamento delle fonti rinnovabili è stato perseguito grazie all’installazione di un gruppo frigorifero a pompa di calore reversibile con condensazione ad aria ad alta efficienza, integrato da un campo di pannelli fotovoltaici pari a 480 m2, in grado di erogare una potenza elettrica pari a 90 kWp.

NUOVO POLO CHIRURGICO E DELLE URGENZE OSPEDALE SAN RAFFAELE DI MILANO

Milano

ANNO DI REALIZZAZIONE: 2019 – 2020
COMMITTENTE: Itinera
ARCHITETTO: Mario Cucinella Architecs
IMPORTO LAVORI: € 8.500.000 impianti meccanici – € 8.000.000 impianti elettrici – € 17.500.000 strutture (circa)
SETTORE: Ospedali e Sanità

INCARICO: Progettazione Esecutiva e Costruttiva Strutture, Impianti Elettrici e Meccanici

Il nuovo Polo delle Urgenze presso l’Ospedale San Raffaele di Milano è costituito da un edificio di circa 40.000 mq al cui interno sono previste sia destinazioni ospedaliere low care (circa 280 stanze di degenza, reparto ambulatoriale) sia high care (blocco operatorio con 18 sale, sterilizzazione, terapia intensiva) e che è destinato a diventare il nuovo cuore dell’ospedale milanese.

La struttura oggetto di progettazione è il nuovo polo chirurgico e delle urgenze dell’I.R.C.C.S. Ospedale San Raffaele sito a Milano (MI) con in particolare la progettazione esecutiva e costruttiva delle strutture di fondazione e di elevazione in opera del nuovo polo chirurgico e delle urgenze dell’I.R.C.C.S. Ospedale San Raffaele ubicato all’interno del Comune di Milano (MI).

Il sito, secondo l’ultima classificazione sismica aggiornata dalla Regione Lombardia tramite documento D.G.R. 11 luglio 2014 n. 2129, è posto all’interno della Zona Sismica 3. La struttura pertanto è stata progettata per garantire100 anni di utilizzo (Vita Nominale) e Classe d’Uso IV, di riferimento per le costruzioni con funzioni pubbliche o strategiche importanti.

Ad una analisi dei carichi è seguita la progettazione preliminare, esecutiva e costruttiva delle opere strutturali. Gli impianti di climatizzazione a servizio di tale complesso sono costituiti da impianti del tipo ad aria primaria più travi fredde o pannelli radianti nelle zone low care, ed invece impianti di più elevata complessità per le zone ad alta aspesi, in particolare le nuove sale operatorie (ISO 7 ed ISO 5) saranno tutte realizzate in stretta conformità alla norma UNI 11425, relativa a “Impianti di ventilazione a condizionamento a contaminazione controllata (VCCC) per blocco operatorio”.Alle 14 sale operatorie ISO 5 e alle 2 Sale operatorie ISO 7, sia aggiungono poi due sale ibride ISO 5 in cui sarà prevista l’installazione di una TAC mobile e due angiografi con braccio antropomorfo robotico.
La produzione energetica è invece derivata dalla Centrale di trigenerazione del complesso ospedaliero mediante una sottostazione di scambio termico posizionata al piano secondo interrato.

Unica eccezione, una centrale frigorifera di parziale back up (reparti high care) è prevista sulla copertura dell’edificio.
Una menzione merita sicuramente il reparto di sterilizzazione, che ambisce a diventare uno dei più moderni e completi in Italia: al suo interno sono previste una serie di apparecchiature (3 lavacarrelli, 8 lavastrumenti, 8 autoclavi ecc,) distribuiti su più di 1000 mq che permetteranno di centralizzare il servizio di sterilizzazione dell’intero Ospedale San Raffaele.

PADIGLIONE V E CORTILE IV 8 GALLERY – LINGOTTO

Torino

ANNO DI REALIZZAZIONE : 2018 – 2020
COMMITTENTE: 8 Gallery Immobiliare
ARCHITETTO: L22 Retail (Gruppo Lombardini 22)
IMPORTO LAVORI: 12.000.000 €
SETTORE: Terziario e Commerciale

INCARICO: Progettazione Esecutiva, Direzione Lavori

Intervento di ampliamento e ristrutturazione dell’edificio storico del Lingotto che prevede, accanto alla progettazione di 8000 m2 di spazi per shopping, relax e divertimento, una valorizzazione conservativa di molti elementi originali dell’edificio stesso.

Oggetto di intervento è la rifunzionalizzazione della galleria commerciale 8 Gallery, attraverso l’ampliamento dell’attuale superficie di vendita da 12.000 m2 a 18.000 m2, consistente nell’apertura di nuovi spazi in corrispondenza della Corte IV-Padiglione 5.
In particolare, gli interventi di trasformazione interessano prevalentemente la zona del Padiglione 5 della galleria esistente. La cosiddetta “Corte dei giochi” verrà infatti riqualificata tramite la realizzazione di nuove strutture commerciali, che consentiranno al centro commerciale di essere maggiormente attrattivo per i più importanti marchi internazionali, oltre a garantire un miglioramento del flusso pedonale in galleria.
Per raggiungere tale obiettivo, al piano terra è stata creata una corte a doppia altezza, grazie alla demolizione di una porzione del solaio esistente al centro del piano primo; in questo modo anche al piano terra viene garantita l’illuminazione naturale.

La nuova corte al piano terra accoglie il fronte vetrina dei negozi e le nuove scale mobili mettono in comunicazione i due piani, lasciando una porzione della facciata esterna della corte completamente vetrata fino ad un’altezza di 12 m. La copertura vetrata esistente non è stata modificata e mantiene il suo attuale carattere architettonico.
L’impianto di climatizzazione per la nuova area commerciale è ad anello idronico o WLHP (Water Loop Heat Pump). La soluzione prevede l’utilizzo di apparecchiature di climatizzazione all’interno dei negozi che, anziché essere alimentate da acqua calda e/o acqua refrigerata prodotte centralmente nelle centrali termica e frigorifera, producono loro stesse l’energia termica e frigorifera necessarie per il trattamento dei locali, e sono alimentate da un fluido intermedio che a sua volta viene riscaldato dalla rete acqua calda comprensoriale e raffreddato nella stagione estiva da torri di raffreddamento.
Il trattamento dell’aria di rinnovo delle aree commerciali è garantito da un sistema con solo recupero di calore tra aria espulsa e aria di rinnovo e distribuzione diretta alle unità a pompa di calore dei negozi, senza batterie di riscaldamento/raffreddamento centralizzato, trasferendo anche in questo caso la quota restante di energia termica e frigorifera necessaria per il trattamento a valle del recuperatore a carico dell’impianto dell’utenza.

A SHINING DIAMOND FOR LYBIA

Benghazy (Lybia)

ANNO DI REALIZZAZIONE: 2019 – 2020
COMMITTENTE: Artelia Italia
COMMITTENTE FINALE: Noc Corporation
ARCHITETTO: Stefano Boeri Architetti
IMPORTO LAVORI: $500.000.000
SETTORE: Terziario e Commerciale; Strutture Ricettive

INCARICO: Ingegneria Integrata, Progettazione preliminare strutturale ed impiantistica.

IMMAGINI: Stefano Boeri Architetti

 

Progettazione strutturale ed impiantistica per FEED per la nuova sede della compagnia petrolifera nazionale libica NOC a Benghazy denominato “A Shining Diamond For Lybia”

L’ intervento comprende 6 diversi edifici – fra cui una torre uffici ed un hotel – collegati da un connettivo a due piani interrati e copre una superficie di circa 250.000 mq e costituirà una dei più importanti interventi nel paese nord africano. La progettazione è caratterizzata da strutture miste in acciaio e c.a. aggettanti e da una serie di importanti innovazioni realizzative, fra cui l’ utilizzo di acqua di mare per climatizzazione e potabilizzazione, nonché progettuali: il progetto è infatti realizzato con tecniche BIM e ambisce alla certificazione LEED® a livello silver.
BIM design.

NUOVO FABBRICATO INALPI S.p.A

Moretta (CN)

ANNO DI REALIZZAZIONE: 2016 – 2019
COMMITTENTE: IN.ALPI S.p.A.
ARCHITETTO: EP&S
IMPORTO LAVORI: € 4.812.326 per la progettazione e direzione lavori
€ 9.018.075,56 per il Coordinamento della Sicurezza in fase di progettazione e di esecuzione dei lavori
SETTORE: Industria e Logistica

INCARICO: Progettazione municipale architettonica, strutturale, impianti elettrici e meccanici, Progettazione esecutiva architettonica e strutturale, Coordinamento della Sicurezza in fase di progettazione e di esecuzione.

L’azienda INALPI presente a Moretta dal 1966 ha sviluppato un impianto lattiero caseario con la produzione di burro, latte in polvere, formaggi fusi, porzionati e grattugiato che ha portato alla necessità di un nuovo fabbricato adibito a magazzino e manica servizi e un ampliamento degli uffici e del reparto fuso filanti.

In ragione del rapido sviluppo delle linee produttive è reso necessario intervenire, anche sulla logistica e sui servizi,.
Nel 2016 è stato dato il via alla progettazione che ha previsto la realizzazione (tra il 2017 ed il 2019 ) delle seguenti opere:
1) un nuovo magazzino a servizio delle produzioni aziendali, che si va a collocare in parte su area di nuova acquisizione ed in parte nel sito dello stabilimento; si tratta in particolare di un magazzino cella-frigorifera di circa 2000 mq (32 m × 60 m ) con altezza interna pari a 13 m, realizzato in struttura prefabbricata priva di pilastri interni. Le elevazioni portanti (pilastri prefabbricati 80×80) sono posti solo lungo il perimetro con la peculiarità di averli previsti all’esterno del tamponamento perimetrali così da sfruttare in modo totale il volume interno. Il locale è stato termicamente isolato (dall’interno) garantendo totale continuità dello stesso isolamento anche sotto la pavimentazione di piano terra.
E’ stata installata quindi una batteria di scaffalature a tutt’altezza intramezzata dai percorsi dei carrelli elevatori la cui movimentazione è gestita in modo semi-automatico con la tecnologia del filo-guida annegato nella pavimentazione.

2) un avancorpo servizi, in fregio al nuovo magazzino sul lato sud, atto ad ospitare con spogliatoi, refettori, sale corsi a servizio dello stabilimento e nuovi uffici direzionali.
E’integrata, a piano terra con la zona baie di carico afferente al magazzino.

3) la sopraelevazione degli uffici: è stata realizzata la sopraelevazione del fabbricato uffici esistente (edificio anni ’70 ad 1 piano fuori terra), al fine di ottenere, sull’impronta, due piani di nuovi uffici. Particolarità dell’opera è la concezione strutturale che consiste nella realizzazione di un struttura metallica in travi reticolari sostenuta da nuove elevazioni (esterna al fabbricato esistente) alla quale sono stati appesi gli impalcati sottostanti.

I nuovi locali sono stati collegati agli uffici dell’avancorpo servizi mediante una passerella di collegamento in luce unica che sovrasta gli edifici esistenti
Quanto realizzato, oltre a fornire l’idoneo corredo all’attuale volume aziendale è stato concepito per essere altresì adeguato ad accompagnare gli sviluppi futuri di realizzazione di nuovi impianti produttivi; tali nuovi investimenti sono già stati definiti ed in corso la fase di progettazione, sempre a cura di EP&S