CITTÀ DELLA SALUTE E DELLA RICERCA

Sesto San Giovanni (Milano)

ANNO DI REALIZZAZIONE : 2020 – in corso
COMMITTENTE: CISAR
ARCHITETTO: Mario Cucinella Architects
IMPORTO LAVORI: € 65.000.000 (impianti meccanici)
SETTORE: Ospedali e sanità

INCARICO: Progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva

IMMAGINI: Mario Cucinella Architects

L’ospedale di Sesto San Giovanni, noto anche come Città della Salute e della Ricerca di Milano, costituisce il più importante intervento ospedaliero italiano al momento della sua realizzazione, e ambisce a collocarsi fra i centri sanitari e di ricerca di riferimento a livello europeo e mondiale.
La Città della Salute e della Ricerca di Milano rappresenta oggi uno degli interventi più interessanti a livello italiano sotto molteplici aspetti: tecnologie all’avanguardia, idee progettuali innovative, recupero e valorizzazione di aree industriali, accentramento strategico di sinergie.

L’edificio infatti sorgerà nell’area delle ex-acciaierie Falck, e ospiterà due tra le più importanti fondazioni nazionali in ambito di ricerca sanitaria:
– Istituto Nazionale Tumori;
– Istituto Besta.

L’intervento si sviluppa su una superficie complessiva di circa 200.000 m2, suddivisi su due piani interrati e quattro fuori terra, abbandonando la tipologia dell’ospedale monoblocco, ma prediligendo spazi più ampi inseriti in un contesto ambientale.
L’ospedale sarà caratterizzato da destinazioni sanitarie di bassa e alta complessità, fra le quali si evidenzia la presenza di un blocco operatorio con 25 sale operatorie di cui 4 ibride, 8 bunker per acceleratori nucleari, un bunker per protonterapia, un reparto di medicina nucleare con un ciclotrone, ed un’altresì elevata concentrazione di tecnologie medicali (RMN, TAC, Gamma camere, etc).
Inoltre, l’edificio sarà sede di importanti laboratori di ricerca sottoposti ai più severi standard presenti sul mercato al giorno d’oggi: laboratori farmaceutici classificati GMP, laboratori a rischio di contenimento biologico BSL di livello 3 e 4, reparto di crioconservazione.
Il cuore impiantistico di tale intervento sarà costituito da una centrale di trigenerazione posta in un polo tecnologico separato dall’edificio principale e da una serie di locali tecnici per condizionamento, scambio termico e cabine elettriche posti al piano secondo interrato dell’ospedale.